LA CHIMICA DELL'AMORE: PERCHÉ IL COLPO DI FULMINE ESISTE
Molte sono le ricerche sui segnali di approccio interpersonale, di seduzione, di invito ad un avvicinamento sessuale. Quando due persone sono attratte sessualmente in maniera reciproca segnalano questa situazione con messaggi non verbali. Alcuni di questi sono quelli che Cook (1971) definisce statici (es: volto, trucco, abbigliamento, ecc..), altri costituiscono reazioni fisiologiche e non sono sotto il nostro controllo (es:dilatazione pupille), altri invece sono interamente sotto controllo (es: uso sguardo, postura, contatto fisico).
L’uso efficace della comunicazione non verbale richiede l’attento invio dei segnali e l’attento monitoraggio del loro effetto sull’interlocutore. Un movimento nella direzione di una maggiore intimità provoca un’accresciuta attivazione nella controparte: se è visto come piacevole ci sarà reciprocità, se ritenuto sgradevole o imbarazzante ci sarà allontanamento.
Secondo alcuni autori (Liebowitz, 1983; Sabelli et al.,1990) l’infatuazione può avere origine da una molecola: la feniletilamina (FEA). È un’anfetamina prodotta naturalmente dall’organismo responsabile delle sensazioni di gioia, ilarità ed euforia. Ci si infatua quando i neuroni del sistema limbico vengono saturati o resi sensibili dalla FEA (o da norepinefrine e dopamina). Le terminazioni nervose si abituano alla stimolazione o i livelli dell’ormone scendono. L’attrazione svanisce e l’attaccamento si fa più importante, si instaura un nuovo equilibrio chimico: le endorfine calmano la mente e riducono l’ansia. Si tende ad avvertire sicurezza e stabilità.
Rimane presente l’ossitocina, che ci spinge al contatto fisico e agli abbracci.
La prima fase per la creazione di una coppia è l'innamoramento.
Nessuno che sia ancora in grado di ricordare l'evento improvviso e violento di un intenso innamoramento definirà la scelta del partner come una "libera scelta". L'innamoramento a prima vista è pura biologia, che si manifesta con euforia e violente reazioni fisiche come sudorazione, palpitazione, insonnia, dipendenza emotiva concentrazione sul partner, sensazione di grande energia. Anche Platone riteneva si trattasse di un processo autonomo, definiva l'impulso sessuale "totalmente irrazionale, un'anima che non accetta nessuna disciplina."".
L’incontro con l’altro ripropone la ritualizzazione delle proprie rappresentazioni interne della coppia genitoriale. Nel gioco dell’innamoramento l’area dell’illusione in principio unisce e separa la coppia. I partner si creano e si scoprono, dandosi fiducia reciprocamente, mutualità e intimità. L’idealizzazione si può intendere come l’illusione di far combaciare l’oggetto reale con il proprio compagno interno.
L’innamoramento è chiaramente legato alla sopravvivenza della specie: la sua durata è di minimo sei mesi e può durare fino a tre anni (evoluzionisticamente è interpretato come il tempo minimo in cui una donna possa rimanere incinta e prendersi cura della prole).
Dal punto divista sintomatologico l’attrazione è caratterizzata da uno stato mentale alterato con:
- innalzamento del tono dell’umore che ricorda molto le fasi ipomaniacali del disturbo bipolare, questo potrebbe sottintendere il funzionamento di analoghe modificazione neurofisiologiche: aumento del funzionamento dei sistemi dopaminergico e noradrenergico.
- Altri comportamenti legati all’attrazione sono il restringimento degli interessi e i pensieri intrusivi riguardanti il partner, simile al disturbo ossessivo compulsivo, ciò è dovuto ad una disfunzione serotoninergica.
- Nelle fasi iniziali di una relazione i livelli di serotonina si abbassano, la serotonina è il neurotrasmettitore del benessere, coinvolta nella regolazione dell’umore.
- Si presenta un alto livello di cortisolo (creare legami sociali induce stress), la stimolazione delle ghiandole surrenali provoca un aumento di testosterone nelle donne e diminuisce negli uomini, come se la natura volesse farci incontrare a metà strada. Il testosterone è un ormone androgeno prodotto soprattutto da testicoli maschili ma in piccole quantità anche dalle ovaie femminili, ha un ruolo nel desiderio sessuale, nelle donne ha un picco appena prima dell’ovulazione.
- Il cuore batte più velocemente grazie ad una scarica di adrenalina causata da neurotrasmettitori di eccezione, epinefrina e norepinefrina, prodotte dalle ghiandole surrenali, nel midollo spinale e nel cervello.
Il passaggio dall’innamoramento all’amore richiede la capacità di rivalutare il rapporto in uno spazio più reale, nel rispetto delle reciproche differenze. La coppia, condividendo le varie esperienze, sviluppa complicità e appartenenza. Non si cerca più solo la conferma del Sé ma anche una spinta verso il cambiamento.
L’attaccamento è caratterizzato dall’esigenza di vicinanza e dà segni di malessere e agitazione quando si verifica la separazione dall’oggetto dell’attaccamento e da riduzione di questi segni dopo il riavvicinamento, inoltre, necessita di un determinato tempo per svilupparsi.
Nell’ultimo decennio i dati hanno sottolineato il ruolo chiave di neuropeptidi come ossitocina e vasopressina in questa fase. La vasopressina sembrerebbe legata alla regolazione della persistenza sessuale, nell’assertività e del predominio. L'ossitocina, nell'uomo, sembra ridurre le risposte allo stress e viene rilasciata durante l’esecuzione di diverse tecniche di rilassamento.
L’ossitocina è un ormone peptidico, prodotto dai nuclei ipotalamici e prodotto dalla ghiandola pituitaria posteriore. È ormai da tempo assodato come questo ormone giochi un ruolo centrale durante il travaglio e il parto e successivamente nel processo di allattamento. Più recentemente è stato inoltre indicato come elemento chiave nelle interazioni sociali e nelle nostre reazioni sentimentali, da questo il soprannome di “ormone dell’amore”.
L’ossitocina difatti aumenta i comportamenti pro-sociali come altruismo, generosità ed empatia e ci porta ad essere più propensi a fidarci degli altri. Questi effetti socio-cognitivi emergono in conseguenza della soppressione dell’azione dei circuiti prefontale e cortico-limbico, con conseguente abbassamento dei freni inibitori sociali come la paura, l’ansia e lo stress. L’ossitocina è legata all’intimità, sensibilizza la pelle, incoraggiando il contatto fisico, e con il contatto aumentano i livelli della stessa.
L'ossitocina, tra l'altro, attiva le vie dopaminergiche e i centri dopaminergici del piacere. Dopamina e noradrenalina, possono essere importanti per l’inizio di un rinforzo della relazione, la dopamina può essere considerata la sostanza che attiva la curiosità e in questo modo l’interesse verso l’altro.
Quando siamo innamorati l’altra persona vive nei nostri centri emotivi del nostro cervello. Quando perdiamo qualcuno i nostri centri cerebrali si scatenano cercando questa persona perché siamo abituati a vederla a sentirla ad abbracciarla. L’iperattività nel sistema limbico è associata a depressione e a bassi livelli di serotonina, faremo fatica a dormire, siamo ossessionati, siamo inappetenti. C’è anche una carenza di endorfine, che regolano i percorsi del dolore, e questa potrebbe essere la causa del dolore fisico che sentiamo.
Guarire dal mal d’amore si può, ma questa è un’altra storia.
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