Cicatrici pregresse, dolori addominali, ernie, emorroidi post-partum, diverticolite: 5 domande, 5 riposte – intervista alla Dott.ssa Sara Di Carlo, MD, PhD, Specialista in Chirurgia dell’apparato digerente ed endoscopia digestiva

CICATRICI PREGRESSE, DOLORI ADDOMINALI, ERNIE, EMORROIDI POST-PARTUM, DIVERTICOLITE: 5 DOMANDE, 5 RIPOSTE


Intervista alla Dott.ssa Sara Di Carlo, MD, PhD,
Specialista in Chirurgia dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva



Mi hanno diagnosticato un’ernia a livello ombelicale, nel punto in cui avevo una cicatrice da pregresso intervento laparoscopico. Mi dà fastidio e a volte fa male. Cosa posso fare?

Un’ernia a livello di una pregressa cicatrice chirurgica prende il nome di laparocele. Può svilupparsi a livello ombelicale, sede più frequente, ma anche in altre parti dell’addome dove sono stati posti altri trocars durante pregressa chirurgia laparoscopica. Come tutte le ernie, il paziente può lamentare una tumefazione addominale che inizialmente è visibile durante gli sforzi e poi, se aumenta di dimensioni, anche in condizioni di riposo. Tale tumefazione può associarsi a dolore e in casi più gravi ad un quadro di occlusione intestinale se vi è incarceramento di anse intestinali. È pertanto consigliabile, in presenza di un laparocele, rivolgersi ad uno specialista per pianificare la terapia più idonea.

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Come tutte le ernie, il paziente può lamentare una tumefazione addominale che inizialmente è visibile durante gli sforzi e poi, se aumenta di dimensioni, anche in condizioni di riposo.

Ho dei dolori addominali riconducibili a calcoli della cistifellea, è un problema risolvibile?

La calcolosi della colecisti o cistifellea è una patologia molto comune nel mondo occidentale ed è più frequente nei soggetti di sesso femminile, generalmente al di sopra dei 40 anni. La cistifellea è l’organo deputato ad immagazzinare la bile. Quest’ultima è composta da vari elementi chimici e una sua alterazione determina la formazione di calcoli. La colica biliare si manifesta con forte dolore addominale associato a nausea e/o vomito, può irradiarsi fino alla scapola. La presenza di calcoli della colecisti può determinare complicanze molto importanti quali l’ittero, la pancreatite, in caso di migrazione dei calcoli stessi. In presenza di calcolosi è bene rivolgersi ad un chirurgo al fine di iniziare una terapia immediata insieme ad un cambiamento delle abitudini alimentari ed evitare così le conseguenze che possono associarsi a tale patologia.

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La colica biliare si manifesta con forte dolore addominale associato a nausea e/o vomito, può irradiarsi fino alla scapola.

Dopo il parto ho avuto delle perdite di sangue dall’ano associate a dolori. Mi hanno diagnosticato delle emorroidi. Le creme bastano a risolvere il problema?

Le emorroidi post-partum rappresentano un problema frequente. Le emorroidi, in generale, possono avere diversi gradi di gravità. La comparsa delle emorroidi esterne durante la gravidanza è favorita, soprattutto nel terzo trimestre, dalla pressione che l’utero ingrossato esercita sui vasi emorroidari, che di conseguenza si infiammano e si dilatano, indebolendosi. Questo disturbo provoca forte prurito, intenso dolore durante l’evacuazione e a volte fuoriuscita di sangue. Un adeguato trattamento prevede una modifica dello stile di vita, l’applicazione di terapie topiche e in assenza di risoluzione della sintomatologia è consigliabile rivolgersi ad uno specialista.


Come si diagnostica una ernia inguinale?

L’ernia inguinale si caratterizza per la comparsa di una tumefazione in regione inguinale. In una fase iniziale, tale tumefazione si rende visibile durante gli sforzi per poi ridursi spontaneamente nelle condizioni di riposo. L’ernia può associarsi a dolore, senso di peso fino a provocare veri e propri sintomi tipici dell’occlusione intestinale qualora un’ansa intestinale risulti interessata. La diagnosi è prevalentemente clinica: durante l’esame obiettivo si apprezza una tumefazione in regione inguinale. Tale diagnosi può essere confermata da un’ecografia.

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L’ernia può associarsi a dolore, senso di peso sino a veri e propri sintomi tipici dell’occlusione intestinale qualora un’ansa intestinale risulti interessata.

Da alcuni giorni avverto dolore al fianco sinistro associato a diarrea. Mi è stata diagnosticata una sospetta diverticolite. Cosa devo fare?

La diverticolite è una malattia particolarmente diffusa nei paesi industrializzati. All’origine c’è quasi sempre una dieta squilibrata, povera di fibre, ricca di grassi e zuccheri. I diverticoli sono delle estroflessioni che si formano lungo la parete dell’intestino. L’infiammazione dei diverticoli ovvero la diverticolite si caratterizza per la presenza di dolori addominali, diarrea, febbre, sanguinamento e nei casi più gravi la perforazione degli stessi con un quadro di peritonite. La terapia è sostanzialmente medica a meno che non si verifichino episodi ricorrenti di diverticolite per cui è indicata la visita specialistica.

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L’infiammazione dei diverticoli ovvero la diverticolite si caratterizza per la presenza di dolori addominali, diarrea, febbre, sanguinamento e nei casi più gravi la perforazione degli stessi con un quadro di peritonite.

La Dott.ssa Sara Di Carlo, è Specializzata in Chirurgia dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva.

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L'equipe medica di Cmed, Responsabile Dott. Alessandro Cavaliere, ginecologo, è formata da uno staff di specialisti, medici consulenti, esperti in tutti i settori di interesse che può rispondere alle vostre domande. La nostra Segreteria è a Vostra disposizione per prenotare visite specialistiche, test, ecografie, screening ed esami.

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